19 feb 2011

WIKIPEDIA: Analisi delle dinamiche sociali su Facebook

In un articolo pubblicato sul suo blog personale, il sociologo ingaggiato da Facebook, Cameron Marlow,[36] ha reso pubblici i dettagli di uno studio[37] condotto dal Facebook Data Team sulle dinamiche sociali degli utenti iscritti. 

Lo scopo della ricerca era stabilire se Facebook accresce la dimensione della rete personale di un individuo.[38] 

Per rispondere a questa domanda, nello studio si è creata una distinzione qualitativa degli amici su Facebook in tre sottogruppi interni ad un gruppo generale.

Il gruppo generale si riferisce a “tutti gli amici”,[37] ovvero alla lista di persone che un utente di Facebook considera come tali. Secondo Marlow, la parola “amici” in questo contesto appare un po’ ambigua. 
Alla curiosità di utenti che gli chiedono di valutare se hanno abbastanza amici su Facebook o se ne hanno pochi, il sociologo risponde che il linguaggio usato potrebbe indurre a commettere un errore. 
Infatti, quelli che nel linguaggio in uso vengono considerati come amici, potrebbero essere più semplicemente persone che un individuo ha incontrato ad un certo punto della sua vita. Riguardo al numero di questa rete sociale, i dati ufficiali di Facebook[39] riproposti da Marlow parlano di 120 amici per l’utente medio. Lo stesso Marlow afferma però che questo dato può non essere significativo per stimare la dimensione della rete sociale di una persona. Innanzitutto perché il sito è ancora abbastanza giovane e il numero di iscritti è ancora relativamente basso. Il che vuol dire che non tutte le persone conosciute da un utente registrato su Facebook potrebbero essere iscritte al sito e questo minerebbe la possibilità dell’individuo di costruire una sua rete sociale corrispondente a quella che potrebbe costruire con altri mezzi. A tal proposito, Marlow cita un altro strumento di stima della dimensione della rete sociale di un individuo: è stato citato dallo scrittore Malcolm Gladwell all’interno del suo libro Il punto critico e fa riferimento agli studi di Peter Killworth e dei suoi collaboratori.[40] Questi studiosi usarono una lista di nomi e cognomi presi da un elenco telefonico e stimarono la dimensione della rete sociale di un individuo sulla sua capacità di riconoscere i nomi presenti nella lista come persone incontrate. 
Questo metodo condusse a una stima della rete sociale maturata durante la vita che va da 300 fino a 3000 persone.
I dati relativi ai tre sottogruppi sono stati elaborati monitorando per 30 giorni l’attività di un campione casuale di utenti.[37] 
Le attività monitorate fanno riferimento ai tipi di comunicazione che Facebook mette a disposizione dell’utente per mantenersi in contatto con gli appartenenti della sua rete sociale personale.
Il primo sottogruppo fa riferimento alle relazioni mantenute in maniera passiva con l’uso di strumenti quali il News Feed o gli RSS readers.  (Strumenti attivati sperimentalmente dall'inizio del 2011 anche nel nostro Blog)
La ricerca include questi strumenti tecnologici nella gestione della relazione perché, a detta di Marlow, il consumo di contenuti fruibili con questi mezzi può tramutarsi in altre forme di comunicazione.[41] 
Ad esempio, se la ex compagna di classe alle scuole superiori pubblica su Facebook una foto del suo nuovo cagnolino, si può cliccare sulla notizia, dare un’occhiata a molte altre foto e scoprire tra l’altro che si è fidanzata, o ha avuto un bambino, e ciò potrebbe indurre a mettersi in contatto con lei. 


Nel misurare la dimensione di questo sottogruppo, i ricercatori si sono limitati a registrare il numero di amici che un utente ha visitato con una certa ripetizione, più di due volte nell'arco dei trenta giorni della ricerca, cliccando sul News Feed o visualizzando il profilo.
 
Il secondo sottogruppo viene costruito attorno all’uso di tecnologie di comunicazione a “senso unico” (one-way communication) come lo sono i commenti alle foto, ai messaggi di status o post sul wall di un amico.


Il terzo sottogruppo viene costruito attorno all’uso di tecnologie basate su una comunicazione reciproca, o su uno scambio attivo di informazioni tra due persone: chat o scambio di messaggi tramite posta elettronica.


La tendenza generale degli utenti,[37][42] indistintamente considerati sul piano sessuale, dimostra che la gente su Facebook usa le varie forme di comunicazione manifestando un impegno diverso a seconda del tipo di tecnologia. Rapportato alla propria lista di amici, gli utenti si mantengono informati (cliccando sul News Feed o sull’RSS, oppure visitando il profilo) con un numero meno cospicuo di amici. 


Il numero scende ulteriormente quando si tratta di usare una tecnologia a “senso unico” (commenti a foto o a messaggi di status, o post sul wall), fino a ridursi ulteriormente con l’uso di una comunicazione reciproca (chat e scambio di e-mail).
I dati in base al tipo di sesso dell’utente dimostrano una diversa propensione dei due sessi[37][43][44] nell’uso di queste tecnologie: le donne sarebbero mediamente più attive degli uomini nel loro uso.


Quando gli utenti, maschi e femmine, hanno una lista di 500 amici, le donne in media si tengono informate per mezzo di RSS, News Feed e visite al profilo di 47 componenti della loro rete sociale; gli uomini, d'altro canto, utilizzano questa tecnologia per mantenersi informati in media su 39 dei loro 500 amici su Facebook. 
Le donne utilizzano la comunicazione a “senso unico” con in media 26 dei loro amici; gli uomini con 17. 


L’uso della tecnologia reciproca (chat e scambio di messaggi tramite e-mail) è ancora più ridotto: rispetto ai 500 amici le donne s’intrattengono tramite questo tipo di comunicazione con 16 amici, gli uomini con 10.


Gli utenti con una lista composta da 150 amici costruiscono attorno a sé un sottoinsieme di rapporti tramite Facebook che per le donne è in media di 22 su 150 per le relazioni mantenute, 19 per gli uomini; le donne inviano le comunicazioni a “senso unico” a 11 dei loro 150 amici, gli uomini a 7; 7 su 150 sono in media le comunicazioni reciproche con gli amici per le donne, 5 per gli uomini.


Abbiamo aggiunto con questo post l'etichetta "Considerazioni Wikipedia" che esplicita l'intenzione di proporre punti di vista e riflessioni di interesse sui "nostri" comportamenti facendo uno esplicito di estratti da Wikipedia, per accedere alla "fonte bibliografica" basta cliccare sul titolo del post, o sui diversi link integrati al testo  che sono stati mantenuti attivi.


In questo caso le modalità di partecipazione ai "social networks" e il modo di  rapportarsi al network stesso e ai conoscenti, se non agli "amici", riveste a nostro avviso grande rilevanza dato che oggi viviamo e lavoriamo sia nel reale che in realtà virtuali parallele.

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